Siamo come onde del mare che si formano facendo una risacca che torna indietro il tempo necessario a procurare l’energia per procedere in avanti. E a seconda di quanto sarà forte o debole la risacca, l’onda sarà grande o piccola, imponente o leggera. Abbiamo bisogno di onde imponenti se vogliamo cavalcare il mare della vita, di quelle che alcuni rimangono terrorizzati sono nel guardarle, mentre altri le aspettano come un dono del Cielo. Così come di quelle calme per lasciarci cullare e riprendere fiato mentre pensiamo a come generarne un’altra da poter cavalcare. Abbiamo bisogno di vedere dove ci potrebbero portare i nostri pensieri e, se necessario, generarne di nuovi e più potenti ai quali far seguire azioni coraggiose, aprire nuove strade, metterci la faccia. Il passato, preso nel presente e guardato con consapevolezza, pone l’individuo di fronte a scelte nuove, diverse e che forse -in prima battuta- non lo portano esattamente dove vuole andare. Ma lui ora sa dove vuole arrivare, si gode il viaggio, cavalca le onde grandi come quelle piccole perché sa che entrambe lo porteranno alla meta prescelta. Accorgiti!